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Piacenza
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Kronos, museo della cattedrale

via della Prevostura 7

Museo_Kronos_Cattedrale_di_Piacenza.jpg

Aperto nel 2015, il museo nasce con l’obiettivo di raccontare la vita del Duomo e della sua diocesi. Si inizia la visita con le sale dedicate alla storia artistica della cattedrale. Nella prima sala è esposto il trittico trecentesco dipinto da Serafino de’ Serafini, con le Storie di Cristo. Si tratta di un altarolo portatile, ovvero di un manufatto usato per la preghiera in occasioni di viaggi, ma dalle dimensioni più grandi di quelle medie. La sala delle sculture presenta vari esempi di scultura lignea, tra cui un Angelo custode di Jan Geernaert, sculture fiammingo attivo a Piacenza nel XVIII secolo. La sala del tesoro, invece, custodisce molti dei preziosi oggetti sacri della Cattedrale. Chiude il pianterreno la piccola pinacoteca, in cui si segnala soprattutto un San Gerolamo di Guido Reni e una Morte di San Francesco Saverio di Robert De Longe (XVII secolo).
Salendo al primo piano, posto all’altezza del presbiterio, si visitano le sagrestie, in cui sono esposti numerosi paramenti sacri. Questa zona è utilizzata per le esposizioni temporanee.
Ultima parte del museo è quella dedicata all’archivistica, con l’esposizioni dei numerosi testi preziosi appartenuti al capitolo piacentino. Qui vi è esposto il famoso Codice 65, noto anche come Libro del Maestro, una sorta di compendiario del XII secolo, in cui vi sono nozioni di astronomia e astrologia, medicina, agricoltura, con l’inserimento di alcuni drammi teatrali liturgici medievali.

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