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Piacenza
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Basilica di San Sepolcro

via San Nazzaro 4

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Eretta nel medioevo come abbazia benedettina, nel 1484 passò all’ordine Olivetano, i quali vollero ricostruire completamente la chiesa. I lavori, affidati all’architetto Alessio Tramello, iniziarono nel 1513 e terminarono nel 1534.
La facciata si presenta austera ed elegante, con una spiccata plasticità data dai robusti contrafforti e le cornici aggettanti. Il portale, di epoca barocca, presenta nel frontone lo stemma degli olivetani. I fori visibili sono quelli lasciati dalle travi dei ponteggi utilizzati durante la costruzione.
L’interno presenta una pianta a croce latina, divisa in tre navate separate da pilastri. Lungo le navate minori si aprono tre cappelle per lato, dalla particolare doppia forma: poligonali esternamente e circolari internamente. L’unico elemento decorativo rimasto è un fregio monocromo che corre lungo tutto il perimetro della chiesa. In controfacciata si trova la tela con la Vergine che appare ai santi Benedetto e Bernardo di Giambettino Cignaroli (XVIII secolo).
La basilica fu chiusa durante il periodo napoleonico e trasformata in ospedale militare, e fu riaperta al culto soltanto nel 1903. Restituita al demanio negli anni ‘80, nel 2015 è stata affidata in maniera definitiva alla Chiesa ortodossa romena.
A fianco della basilica sorge l’ex-convento olivetano, oggi usato come ospedale civile, che conserva ancora i due chiostri rinascimentali.

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